prof. Michele Maielli

Scenografia 2
Scenografia
Il corso, indirizzato agli studenti iscritti al secondo anno di Senografia, sarà articolato in modo da consentire agli stessi di acquisire e/o approfondire tutte le competenze e le abilità relative alla progettazione scenografica riguardo a due ambiti specifici: MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE, progettazione di scenografie per il teatro di prosa; MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER LA TELEVISIONE, progettazione scenografica per un programma TV

Obiettivi formativi

OBIETTIVI
·SCENOGRAFIA TEATRALE: Acquisizione di adeguata padronanza dei metodi, delle tecniche e delle specifiche competenze professionali per la progettazione scenografica per il teatro di prosa con particolare attenzione a tutte le tecniche possibili per il cambio scena.
·SCENOGRAFIA PER LA TELEVISIONE: Acquisizione di adeguata padronanza dei metodi, delle tecniche e delle specifiche competenze professionali per la progettazione scenografica in studio TV per un programma a scelta del candidato.

CONTENUTI
·MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE
Approfondimenti sul teatro di prosa. Analisi degli allestimenti scenici con particolare attenzione ai cambi scena ed al progetto luci.
Approfondimenti sulle scelte di regia e dell’allestimento.
Approfondimenti sulle tecniche di cambio scena. Redazione di Progetto completo dell’impianto scenico per una opera di prosa concordata ad inizio corso con
gli studenti.
·MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER LA TELEVISIONE
Il progetto scenografico per la TV, approfondimenti sulle tecniche di progettazione. Analisi di alcuni format e spettacoli TV tra i più di successo. La progettazione dal concept agli esecutivi di progetto.
Approfondimenti.
A partire dall’analisi di un programma TV a scelta dello studente si procederà alla rivisitazione dello stesso ed alla redazione di un progetto completo della struttura scenica, da inserire in uno degli studi a disposizione opportunamente scelto.

METODOLOGIE
·MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE
Lezioni frontali. Attività di laboratorio di progettazione (Tecniche di elaborazione del bozzetto dalla grafico-pittorica tradizionale alla digitale. Elaborazione del modello 3D e rendering del progetto. Progettazione al CAD).
Visita al teatro per assistere all’allestimento delle scene ed alle prove generali di un’opera di prosa. Possibili incontri con registi e scenografi. Partecipazione a stage in teatro.
·MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER LA TELEVISIONE
Lezioni frontali finalizzate all’approfondimento delle tecniche, delle tecnologie e di strumenti e materiali utilizzati per una produzione TV.
Attività di laboratorio di progettazione (Tecniche di elaborazione del bozzetto dalla grafico-pittorica tradizionale alla digitale. Elaborazione del modello 3D e rendering del progetto. Progettazione al CAD).
Visita alla sede RAI di Napoli per assistere agli allestimenti di programmi TV.
Partecipazione a stage.

TEMPI
Il corso si terrà durante il semestre, secondo gli orari prestabiliti, tutti i lunedì ed i martedì come da calendario. All’interno degli spazi orari previsti si terranno sia le lezioni frontali, sia i laboratori.


Modalità d'esame

ELABORATI RICHIESTI

·MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE
1.Relazione introduttiva di ricerca ed approfondimento (corredata diimmagini e disegni) relativa all’opera di prosa in oggetto, contesto storico, autori, analisi degli allestimenti eseguiti in passato relativamente al contesto scenico e progettuale. Individuazione di una chiave di lettura personale per lo sviluppo del proprio progetto.
(*)
2.Schzzi di bozzetto preliminari per lo sviluppo del progetto e del concept. (**)
3.Bozzetti di studio - prove di colore - in scala 1:25(**) (***)
4.Bozzetti finali di tutti i cambi scena e dei cambi di luce principali in scala 1:25. (**) (***)
5.Progetto di scena esecutivo quotato (piante prospetti e sezioni), della scena principale e di tutti i cambi scena previsti. Scala 1:50. (****)
6.Progetto esecutivo di tutti i pezzi di scena. Scala 1:20 (eventuali particolari in scala 1:10, 1:5 e 1:1) (****)
7.Relazione finale di progetto.
(*) La relazione, corredata di immagini e disegni, deve essere debitamente stampata e rilegata.
(**) A mano.
(***) Digitale - Elaborazione digitale 2D (Photoshop), Rendering da modello 3D (3D Studio Max, Maia).
(****) CAD.

·MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER IL CINEMA
8.Relazione introduttiva di ricerca ed approfondimento (corredata di immagini e disegni) inerente al programma TV, scelto, oggetto della rivisitazione in termini di progetto scenico. Analisi del format o del programma TVdi riferimento. Identificazione delle necessità sceniche. Analisi del programma relativamente al contesto scenico e progettuale. Individuazione di una chiave di lettura personale per lo sviluppo del proprio progetto. (*)
9.Schzzi di bozzetto preliminari per lo sviluppo del concept. (**)
10.Bozzetti di studio e prove di colore (**) (***)
11.Bozzetti finali di tutte le inquadrature di scena e deile atmosfere di ambientazione. (**) (***)
12.Progetto di scena esecutivo quotato (piante prospetti e sezioni), della scena principale e di tutti i cambi scena previsti. Scala 1:50. (****)
13.Progetto esecutivo di tutti i pezzi di scena. Scala 1:20 (eventuali particolari in scala 1:10, 1:5 e 1:1) (****)
14.Relazione finale di progetto.
(*) La relazione, corredata di immagini e disegni, deve essere debitamente stampata e rilegata.
(**) A mano.
(***) Digitale - Elaborazione digitale 2D (Photoshop), Rendering da modello 3D (3D Studio Max, Maia).
(****) CAD.

VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO IN ITINERE
·REVISIONI - Saranno previste revisioni periodiche in itinere (almeno tre durante il semestre di cui almeno due obbligatorie per sostenere l’esame) ed una revisione pre esame (obbligatoria per sostenere l’esame).

ESONERO ED ESAME FINALE
·L’ESAME, che potrà essere sostenuto dallo studente qualora siano state effettuate tutte le revisioni previste, consisterà nell’analisi di tutti gli elaborati di progetto richiesti e discussione su entrambi i progetti scenografici sviluppati dal candidato, nel loro complesso.
La commissione esaminatrice esprimerà una valutazione complessiva della performance.
·In alternativa sarà possibile sostenere l’ESONERO, durante la prima sessione d’esame utile a fine semestre, presentando tutti gli elaborati previsti in riferimento ad uno dei moduli didattici, a scelta del candidato e/o concordato con il docente. In tal caso sarà espressa una valutazione parziale. Il candidato potrà completare il
percorso sostenendo l’esame, nella sessione successiva, presentando tutti gli elaborati previsti in riferimento al restante modulo didattico. La commissione esprimerà una valutazione che farà media con la valutazione precedentemente attribuita. Nel caso in cui il candidato scegliesse di sostenere l’esonero, dovrà completare il percorso nella sessione d’esame successiva e non oltre.

INCONTRI CON IL DOCENTE
Gli incontri con il docente potranno essere concordati con lo stesso verbalmente a fine lezione o via mail.


Bibliografia di riferimento

Bibliografia essenziale consigliata - Modulo 1
·Mello, Bruno, Trattato di scenotecnica, De Agostini, Novara 1999.
·Emanuele Luzzati, Tonino Conte, Facciamo insieme Teatro, Einaudi, Torino
·Renato Lori, Scenografia e scenotecnica per il teatro, Gremese, Roma
·Appunti di Corso

Bibliografia essenziale consigliata - Modulo 2
·Scenotecnica per il cinema e la Tv di Gerald Millerson Nazio P. (cur.) edito da Gremese Editore, 1993
·Del Prato, Vincenzo, Manuale di scenografia: il cinema, la televisione, il teatro, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1990. ISBN 88-430-0191-4
·Scenografia e scenotecnica per il cinema di Renato Lori edito da Gremese Editore, 2016
·G. Millerson, TV scenic design, Oxford-Boston 1997.
·Storia della Scenografia Televisiva di Antonin J. Di Santantonio e M. Beatrice Gallo, RAI ERI 2008.

Bibliografia generale
·AA.VV., Antico Teatro e Nuova Tecnica, Teatro Municipale di Reggio Emilia, I.B.C.N. della Regione Emilia e Romagna, Organizzazione internazionale della Scenotecnica Teatrale (Atti del Convegno), Reggio Emilia, 1982
·AA.VV., Teatro, voll. 8, De Agostini, Novara
·Maria Luisa Angiolillo, L’allestimento scenico, Frama Sud, Chiaravalle Centrale
·Antonio Attisani (a cura di), Enciclopedia del Teatro del ‘900, Feltrinelli, Milano
·Guido Ballo, La scenografia, in L’arte Moderna, vol. 41°, Fratelli Fabbri Ed., Milano
·Gabriele Baldini, Manualetto shakespeariano, Einaudi, 1964
·Andrei Cecil Bradley, La tragedia di Shakespeare, Il Saggiatore, 1964
·Oscar G.Brockett, Storia del Teatro, Marsilio Editori, Venezia
·Jacques Burdick, Il Teatro, Mondadori Editore, Milano
·Erminia Cardamone, Matteo De Filippis, Strutture Teatrali dell’’800 in Puglia, Dedalo, Bari, 1987
·M.Leonia Fischetti, Annamaria Lorusso, Emilia Pellegrino e Michele Maielli - Lo Spazio del Sogno - Adda, 2016
·Fabrizio Carini Motta, Trattato sopra la struttura dei teatri e scene, Il Polifino, Milano, 1972
·Fabrizio Cruciani, La spazio del teatro, Laterza, Bari, 1975
·Silvio d’Amico, Storia del Teatro, Garzanti Editore, Milano
·L. De Simone, P. De Simone, Spazio Prospettico, Roma, 1979
·Vincenzo Del Prato, Manuale di scenografia, Nuova Italia Scientifica, Roma
·Maurizio Fagiolo, La Scenografia, Sansoni, Firenze, 1973
·Clara Fiorillo, Skenographia, Liguori, Napoli, 2001
·Dario Fo, Manuale minimo dell’attore, Einaudi, Torino
·R. Griffiths Trevor, Stagecraft, Publishing L. London, 1982
·Pietro Lenzini, Lo spazio figurativo, Press Foyer, Bologna, 1989
·Renato Lori, Il lavoro dello scenografo, Gremese, Roma, 2000
·Emanuele Luzzati, Tonino Conte, Facciamo insieme Teatro, Einaudi, Torino
·Francesco Mancini, M.T.Muraro, E.Povoledo, Illusione e Pratica Teatrale, Vicenza, 1975
·Franco Mancini, L’evoluzione dello spazio scenico, Ed.Dedalo, Bari
·Franco Mancini, L’llusione alternativa, Einaudi Editore, Torino
·Ferruccio Marotti, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma, 1974
·Massimo Milla, Breve storia della musica, Einaudi Editore
·Michele Mirabella (a cura di), Fare teatro, Gremese, Roma
·Cesare Molinari, Teatro, Mondadori Editore, Milano
·Cesare Molinari / Valeria Ottolenghi, Leggere il teatro, Vallecchi, Firenze
·Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma, 1971
·Lucia Nigri, Cinzia Carbone, Cappellini e Licheri, Edizione Kappa, Roma
·Erwin Panofsky, La prospettiva come forma simbolica ed altri scritti, Feltrinelli, Milano, 1993
·Antonio Pinelli, I teatri, Sansoni, Firenze
·Giorgio Ricchelli, La rappresentazione prospettica e il progetto scenografico, Laboratorio di Progettazione dell’Istituto di Disegno, facoltà di Architettura di Venezia, Cluva - Città Studi, Venezia, 1998
·Nicola Sabbatini, Pratica di fabbricar scene e Macchine ne’ i Teatri, Carlo Bestetti, Ed.D’Arte, Roma, 1989
·Nicola Sabbatini, Scene e Macchine teatrali, Editori Associati, Roma, 1989
·Pierre Sonrel, Traité de Scenographie, voll. I-II, Lieutier, Paris, 1943-44
·V. Valeri, Corso di disegno 2, la Nuova Italia, Milano
·Manuali vari Grafica
·Arnheim R., Film come arte, Milano, Feltrinelli, 1983 (rist.).
·Pinel V., Tecniche del cinema, Venezia, Marsilio, 1983 (rist.).
·Mitry J., Storia del cinema sperimentale, Milano, Mazzotta, 1971.
·Dalai, Benedetta, Manuale pratico di Scenografia, voll.I e II, Dino Audino Editore, Roma 2009. ISBN 978-88-7527-071-1
·Howard, Pamela, What is scenography?, Routledge, London 2002. ISBN 0-415-10085-2
·Milizia, Francesco, Trattato completo, formale e materiale del teatro, Roma 1711; Venezia 1794; ed. anastatica, Bologna 1969.
·Nicoll, Allardyce, The Development of the Theatre. A Study of Theatrical Art from the Beginnings to the Present Day, George G. Harrap & Co. Ltd, London 1927 (tr. it. di Clelia Falletti, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni 1971).
·Parker, W. Oren - Wolf, Craig R. - Block, Dick, Scene Design and Stage Lighting, Harcourt Brace college publishers, Fort Worth 1996. ISBN 0-15-501620-2
·Pirozzi, Annalisa, Elementi di museotecnica, Edizione Simone, Napoli 2002. ISBN 88-244-9204-5
·Perrelli, Franco, Storia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Carocci, Roma 2002. ISBN 88-430-2424-8
·Svoboda, Josef, Secret of Theatrical Space: The Memoirs of Josef Svoboda, Applause Theatre Books, New York 1993. ISBN 1-55783-137-8
·N. Ghelli, Funzione espressiva della scenografia nel film, e F. Montesanti, Appunti sull’evoluzione del cinema in costume, in "Bianco e nero", 1952, 4, pp. 48-56 e pp. 26-43.
·L. Eisner, Lo sviluppo della scenografia cinematografica, e M. Verdone,
Hein Heckroth, in "Bianco e nero", 1952, 12, pp. 24-39 e pp. 40-
54.
·H. Agel, Le cinéma, Paris 1955, in partic. cap. V.
·La scenografia cinematografica in Italia, a cura di V. Marchi, G.
Cincotti, F. Montesanti, Roma 1955.
·La scenografia nel film, a cura di M. Verdone, Roma 1956.
·A. Cappabianca, M. Mancini, Ombre urbane. Set e città dal cinema
muto agli anni ’80, Roma 1981.
·Th.G. Smith, Industrial Light & Magic: the art of special effects, New
York 1986.
·H. Weihsmann, Gebaute Illusionen. Architektur im Film, Wien 1988.
·B. Heisner, Hollywood art: art direction in the days of the great
studios, Jefferson-London 1990.
·J. Douy, M. Douy, Décors de cinéma. Les studios français de Méliès à
nos jours, Paris 1993.
·R.S. Sennett, Setting the scene. The great Hollywood art directors,
New York 1994.
·R.L. Olson, Art direction for film and video, Boston 1999.
·Scena e costume nel cinema. Antologia storico-critica di Mario
Verdone edito da Bulzoni, 1986