prof. Clemente Francavilla

Teoria della percezione e psicologia della forma
NUOVE TECNOLOGIE DELL'ARTE - Arte e Progettazione nel Metaverso
Il Corso si propone di fornire un’occasione di approfondimento di alcuni concetti appresi nel primo anno di Corso di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma (Gestalt Psychology), indirizzati all’ Engineering Psychology. Fornire altresì gli strumenti per una interpretazione degli sviluppi nel campo dell’IA (intelligenza artificiale). In particolare, riguardo gli aspetti neurofisiologici della percezione visiva e le funzioni mentali.

Obiettivi formativi

A. Aspetti fisici e fisiologici della visione
L’occhio umano. L’informazione visiva. Il processo ottico: fase fisica, fase fisiologica, fase
psicologica. La luce: caratteristiche dello stimolo fisico. I fotorecettori cromatici. L’elaborazione
retinica delle immagini. I nastri presinaptici nei recettori visivi. Visione monoculare e simulazione
dello spazio cromatico. Meccanismi della visione binoculare.
B. La percezione visiva
Percezione e comprensione. Indizi dinamici di profondità: parallasse di movimento, accomodazione,
convergenza, disparità binoculare (o stereopsi). Campi visivi. I meccanismi cerebrali della visione.
Dispositivi della percezione sensoriale assistita.
C. Percezione e informazione
Le funzioni mentali: il linguaggio, il pensiero, la coscienza, la percezione, la memoria. La memoria e
la comprensione (memoria a breve termine e memoria a lungo termine, conoscenza dichiarativa e
conoscenza procedurale). Percezione visiva e modelli rappresentativi (rappresentazione sostantiva
e rappresentazione additiva). La comprensibilità (il modello concettuale dell’utente). Il concetto di
affordance, correlazioni spaziali e vincoli d’uso, visibilità, mapping, feedback. Percezione visiva e
processi di apprendimento (il ruolo della gestalttheorie).
D. Realtà virtuale e strumenti di mediazione
La macchina della visione (machine vision e robot vision). Percezione e controllo motorio.
Simulazione visiva ed esperienza immersiva. Ricerca dell’IA (Intelligenza artificiale). Cambiamento
del rapporto macchina/utente (l’aspetto sociologico, la cultura dell’automazione, il ruolo della H.C.I.).
Caratteristiche dello strumento di mediazione, l’artefatto cognitivo.

Al termine del Corso, l’allievo dovrà dimostrare di:
a) conoscere i principali meccanismi fisici, fisiologici, psicologici della percezione visiva;
b) saper interpretare il meccanismo di interazione di un artefatto tecnologico.


Modalità d'esame


- Prova unica
Consiste:nella argomentazione degli argomenti trattati e nella spiegazione delle definizioni fornite durante
le lezioni.

Note:
Risulta necessario, ai fini dell’esame, aver studiato almeno uno dei libri indicati nella bibliografia.
L’accesso all’esame presuppone la frequenza minima del 50% delle lezioni.


Bibliografia di riferimento

Clemente Francavilla., Il design dell’interfaccia, Schena, Fasano 2004; Clemente Francavilla., Lezioni di
disegno industriale all’Università di Roma “La Sapienza”, Aracne Roma 2011. Steve Aukstakalnis, David
Blatner, Miraggi elettronici, Feltrinelli, Milano 1995. Clemente Francavilla, Teoria della percezione visiva e
Psicologia della forma, Schena, Fasano, 2014. Le Scienze Quaderni, n29- 04 1986, Scientific American. Le
Scienze Quaderni, n101- 04 1998, Scientific American. La coscienza, le frontiere della Scienza National
Geographic, anno1, n4 – Milano 2018. Il cervello, le frontiere della Scienza National Geographic, anno1, n1
– Milano 2018. Paul Bernard, Lo sviluppo della personalità, Feltrinelli, Milano 1980.Tomaso Poggio, L’occhio
e il cervello, Theoria, Roma, 1991, AA.VV, Mente umana mente artificiale, Feltrinelli, Milano, 1989.