TRIENNIO SCULTURA
Programma a.a.2023-2024
Obiettivi, finalità e contenuti
Il corso si prefigge l’analisi e l’approfondimento interdisciplinare, teorico-laboratoriale e di ricerca, relativo allo studio delle forme in un dialogo stretto tra conoscenza scientifica e rappresentazione artistica. La comprensione del dispiegarsi della forma in rapporto alla sua struttura, avviene secondo un’unica e organica trama, nel costante confronto e intreccio di attitudini feconde, organicamente connesse, che permettono di cogliere l’essenza delle cose nel loro manifestarsi e apparire.
Comparando i diagrammi morfogenetici delle forme naturali con i diagrammi che visualizzano la genesi della forma artistica nelle differenti fasi del processo creativo, si riscontrano similitudini che mostrano l’esistenza di una legge segreta universale, i cui principi formativi sono equivalenti e sovrapponibili, leggibili gli uni attraverso gli altri; infatti, da un lato essi visualizzano gli archetipi della creatività della natura, dall’altro disegnano l’archè, la matrice originaria delle pulsioni e delle spinte generatrici della forma artistica. Ciò accade perché in entrambi i casi si tratta di un irradiamento dello spazio, di una formazione organizzata, di una disposizione strutturata a partire da un punto di origine delle forze vitali e/o psichiche.
La nota frase di Goethe: “forma impressa che viva si sviluppa” chiarisce come nella natura non esista un puro divenire caotico e anarchico, ma una serie continua di manifestazioni plastiche attraverso le quali sia forme fisiche che naturali (vegetali o animali) si rendono percepibili agli occhi e allo sguardo. Tutto ciò che vive ha una forma che nel tempo si-forma inseguendo una propria unità e distinta individualità, divenendo ciò che è. La forma fisionomizza sia lo spazio sia il tempo, conferendo ad entrambi forme esperibili ed espressive. Quando il tempo incontra lo spazio, si genera il movimento.
Il tempo, dunque, muove lo spazio.
Ciò che rende grande o piccola, statica o mobile, compatta o articolata, vivente o inanimata una forma, è un mutuo gioco di forze che ne determinano ogni aspetto, proprietà o immagine. La ricerca Anatomo-Artistica morfologica è dunque scienza viva, segno grafico con cui la natura scrive la storia delle sue funzioni, investigando l’intenzionalità del corpo nel suo aprirsi, dirigersi, contrarsi, riprogettarsi attraverso il mostrarsi delle forme nella loro dimensione spaziale, volumetrica, plastica, espressiva e funzionale.
L’organismo non è infatti, un insieme affastellato di parti, ma l’organizzazione di mutue relazioni perché nella natura vivente nulla accade che non sia in rapporto col tutto. Ѐ necessario allora esercitare lo sguardo per imparare a cogliere quel flusso vitale che permette l’attuarsi della continuità della forma nell’operare della natura poiché la visione che è conoscenza, permette di ricomporre il frammentario cogliendo nel particolare l’universale. Vedere la natura “con gli occhi dello Spirito”, significa cogliere la spirale della vita nella sua “estetica biologica”, secondo una scienza del bello che è percezione dei fenomeni della realtà, immersi nel sistema naturale del mondo. Si tratta sempre di una forma formata o di una materia modellata, sia che ci si riferisca al mondo fisico, sia che ci si riferisca a quello psichico delle arti plastiche.
Un filo rosso comune attraversa il labirinto delle forme nel loro continuo modificarsi, innalzarsi, espandersi e raffinarsi, evidenziando sempre l’inscindibile intreccio tra interno ed esterno, ordine dinamico che accompagna le tappe evolutive dell’uomo in costante sintonia con i ritmi profondi della natura. Cosicché i segni e i simboli tracciati sulla mappa di superficie del corpo, fanno di esso un “Geroglifico dell’Universo”, che oltre ad essere osservato e rappresentato va innanzitutto interpretato, realizzando e vivificando con la sua natura sensibile, la propria vocazione creatrice.
Contenuto e forma, vivono di naturale potenza e vitalità attraverso l’Arte che non è virtuosismo ma libertà, facendosi parte di un linguaggio soggettivo e autobiografico di quella complessità sinfonica che è il corpo umano.
Dunque: “nel divenire dell’arte, del conoscere e della scienza, si incontrano ripetuti tentativi di fondare e svolgere una dottrina che a noi piace chiamare <
Il Corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni laboratoriali di Ricerca e Sperimentazione artistica secondo un Progetto didattico stabilito dal Docente.
Alla conoscenza si affiancherà sempre la pratica, per una maggiore consapevolezza del mostrarsi dei fenomeni visibili, delle modificazioni morfologiche e strutturali delle forme naturali e costruite, per una corretta interpretazione delle stesse nel loro esprimersi e manifestarsi tra le cose del mondo.
• F. Cislaghi, ‘’Goethe e Darwin. La filosofia delle forme viventi, Ed. Mimesis;
• S. Zecchi, ‘’La Bellezza’’, Ed. Bollati Boringhieri;
• F.Caroli, Il volto e l’anima della natura, Ed. Mondadori;
• P. Giacomoni, ‘’Le forme e il vivente”. Morfologia e filosofia della natura in J.W.Goethe, Ed. Feltrinelli
• Henri Focillon, Vita delle forme- Elogio della mano, Ed. Einaudi.
• David Le Breton, Antropologia del corpo, Ed. Maltemi;
• A.Morelli, Anatomia per gli Artisti, Ed. Fratelli Lega;
• G. Di Napoli, I Principi della forma, Ed. Einaudi;
( Capitoli e parti segnalati dal Docente)