Ben presto, la sua attenzione si è focalizzata sull’opera lirica, grazie a una precoce collaborazione con il Teatro Petruzzelli, per il quale ha lavorato in numerosi spettacoli come scenografo e costumista. Incontro molto stimolante è stato quello con Pasquale Grossi, col quale ha collaborato per alcune magistrali produzioni, come Don Pasquale, La Bohème, il Festino di Santa Rosalia a Palermo, e infine Il Trovatore all’Opera di Roma, del quale ha anche disegnato i costumi.
Ha curato, per l’aspetto visivo, vari spettacoli di musica contemporanea (Il tribuno di M. Kagel, lo spettacolo Per voce preparata alla Fenice di Venezia), quindi molteplici titoli della tradizione operistica. Ha affiancato vari registi (Pacini, Trees, Esposito, Spada, Stetka, Curran, Cirillo), ma assai solido sono i sodalizi con Elena Barbalich con cui ha lavorato per molte produzioni (tra le più significative Macbeth di Verdi, rappresentato in vari teatri in Italia, Spagna e Portogallo), e con Andrea Cigni. Per Il cappello di paglia di Firenze è stato insignito del premio “GBOscar Eccellenza della lirica”, sia per le scene sia per i costumi nel 2015.
I suoi costumi e le sue scene hanno arricchito i palcoscenici di grandi teatri e festival europei: fra gli altri, in Italia, il Teatro Regio a Torino, il Teatro Carlo Felice a Genova, il Teatro La Fenice a Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro di San Carlo a Napoli; e all’estero, Teatro Nacional de São Carlos a Lisbona, O Coliseu do Porto, il Teatre Principal a Palma de Mallorca, il Teatro Calderon a Valladolid, il Festival de Ópera da Coruña, l’Atelier Lyrique a Tourquoing, l’Opéra de Toulon, nonché lo Spoleto Festival a Charleston (USA).
Per nove anni, dal 2006 al 2015, è stato Direttore degli allestimenti scenici per la Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli di Bari, e in tale ruolo ha collaborato con alcuni importantissimi artisti di fama mondiale ospitati dal teatro, come Ronconi, Nekrosius, Baryshnikov, De Simone, Trisha Brown, le compagnie di danza di Maurice Béjart, di Martha Graham e di Pina Bausch e molti altri ancora.
Da più di un decennio, insegna Costume per lo spettacolo e discipline affini all’Accademia di Belle Arti di Bari, impegnandosi per la diffusione della cultura del costume storico e della passione per il teatro fra le giovani generazioni.
Inoltre, Tommaso Lagattolla è un esperto di costume storico, come dimostra la sua produzione pubblicistica in questo campo (tra cui le schede catalografiche del patrimonio vestimentario della Pinacoteca Provinciale di Bari, per l’Istituto Poligrafico dello Stato). Collabora con musei e altre istituzioni, soprattutto con il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, a Firenze (Galleria degli Uffizi), per l’allestimento e la curatela di mostre temporanee e permanenti di costume storico: da ultimo, è stato scenografo e costumista per le mostre Tracce: dialoghi ad arte e Animalia Fashion, sempre a Palazzo Pitti.